giovedì 2 gennaio 2014

Il Sole e la Luna.


E’ troppo tempo che non scrivo sul blog, quindi visto che non parlo dei miei bambini da parecchio è giusto presentarli nuovamente e fissare nel tempo quello che sono diventati.

 Lara, 5 anni compiuti, 20 kg circa e 112 cm. Femmina, non per caso ma fino al midollo, dalla nascita e per sempre. Tutta rosa e principesse, fiocchi e pizzi, glitter e tulle, trucchi, creme e profumi. Per sua sfortuna ha una mamma molto pratica che la veste solo con tute o leggins e maxi magliette. Vestiti registrati in armadio: 1. Amore ti rifarai da grande, non c’è fretta!
Lei vuole giocare con mille cose ma poi non conclude nulla e  lascia tutto a metà. Vuole colorare con gli acquerelli e dura 10 minuti.. poi vuole giocare con la sua bambola ma dura altrettanto poco. Inizia a colorare: o si stufa subito o più che altro pastrocchia senza senso come una bambina piccola. In poche parole è molto inconcludente. E’ l’eterna scontenta, tutto vuole e nulla stringe. E’ come se non sapesse giocare. L’unico gioco che la tiene un po’ impegnata è quello che si crea con la sua fantasia e le barbie. Ma la cosa che più la tiene incollata è la tv. Sarebbe capace di guadarla ininterrottamente per tutto il giorno, purtroppo non è il massimo.
Le maestre mi dicono che rispetto all’ingresso di 2 anni fa, si è aperta molto, crea i giochi e decide come e chi far giocare, se ci sono dei gruppi già formati sceglie con cura con chi giocare ma senza prevaricare gli altri. Partecipa attivamente alle discussioni e a quanto pare è molto brava ed educata con gli altri e le maestre. Rispettosa delle regole.
Naturalmente a casa non è proprio così. Ha due facce, la prima è maledettamente piagnucolosa, lei ha sempre la bocca aperta con lagne e capricci e piagnistei.. io la chiamo la rana dalla bocca larga, fastidiosa e snervante, nonostante cerco di essere paziente tira fuori il mio Io peggiore, il Mostro, quello che credevo nemmeno esistesse. E’ quella che non vuole mai andare via, che non è mai  abbastanza niente, l’incontentabile.
La seconda faccia è la giudiziosa, quella che mostra di tanto in tanto e supera la sua età,  e vede magari una bimba di 5 anni che prende per mano il fratellino appena svegliato dal riposino e gli fa fare la merenda. Che obbedisce e capisce situazioni più grandi di lei.
Infine, c’è la sua naturale dolcezza, è una coccolona senza fine, tutto abbracci e baci e carezze. E’ la parte di lei che amo di più, che mi riempie e mi ripaga di tutto l’amore che le dimostro in ogni momento. E’ molto fisica e visto che io lo sono molto con loro è il mio boomerang d’amore.
Volubile, caparbia e capricciosa. Cupa, opportunista e eternamente scontenta.
Ecco a voi la Luna.

 

Federico, 3 anni compiuti, circa 16 kg e 104 cm. Maschio, vero, che non chiede mai ma tenero dentro.
Indipendente e deciso, solare e socievole. Gioca sempre e tanto, da solo o in compagnia. I suoi giochi preferiti sono macchine, camion o moto. Insomma qualsiasi cosa abbia delle ruote. Spesso si sdraia a terra e ne osserva il movimento per lungo tempo. Nelle sue mani niente si crea ma tutto si distrugge. Nulla dura a lungo davanti alla sua foga e dopo sono solo rottami.
Un altro gioco che lo trattiene molto sono le costruzioni e quando la sorella lo dirige fanno dei giochi di ruolo nel quale lui è il piccolino o il papà. E’ molto attivo fisicamente, ha il fuoco nelle vene, è l’argento vivo, un treno in corsa, il maremoto, il vulcano che erutta, la terra che trema. Insomma, una forza della natura. Sempre pronto a partire, seduto in punta di sedia ma solo per pochi secondi, pronto ad esplodere, a far tremare la terra e a travolgere tutto con la sua energia. Salta e corre, quasi senza sosta, perché per fortuna, è molto abitudinario e ogni tanto bisogna ricaricare le batterie, sue e mie.
A settembre ha fatto il suo ingresso alla scuola materna, senza storie, senza inserimento,  come bere un bicchiere d’acqua, a tuffo.. ha solo richiesto la presenza della sorella un paio di volte nella sua classe e poi più nulla. Va molto volentieri, vorrebbe andarci anche quando è chiuso, si è adeguato subito alle regole. Ancora non si esprime molto bene e ha delle difficoltà per alcuni suoni e nella formazione delle frasi. E’ migliorato molto negli ultimi mesi però deve ancora imparare molto.
Ovviamente in quanto treenne non è esente dai capricci, che in realtà sono solo una finta e non è proprio capace di resistere a lungo, basta solo uno sguardo e inizia a sorridere furbescamente con gli occhi, per poi scoppiare in una risata spontanea e contagiosa. Per lui tutto è divertente. Tutto è un gioco. E’ una gioia averlo e trasmette tanta allegria. E’ una macchietta, un simpaticone nato.
E’ sfiancante e pesante e non la finisce mai… il basta proprio non lo sente!
Lui è un bonazzo da paura, non lascia scampo, un mollicone nato.
Future donne, lui è mio e vi avviso sarò una suocera terribile!!
Ecco a voi il Sole

 

domenica 31 marzo 2013

Il miracolo


 
Da circa 10 giorni Lara dorme nella sua cameretta. Nel suo letto. Quando durante la notte scende per fare la pipì, mi avvisa ma va in bagno da sola e si corica nuovamente nel suo letto, riaddormentandosi all’ istante. Come se non bastasse li accompagno entrambi intorno alle 9.30, leggo loro qualcosa, gli faccio 2 coccole e vado via lasciandoli da soli ad addormentarsi.

Tutto è iniziato quando ho incontrato una mia amica e si è meravigliata di me, che le permettevo di dormire nel mio letto impedendole di superare le sue paure e farla crescere. Abbiamo passato un ‘ora in cui le spiegavo tutti i tentativi che avevo fatto nel corso del tempo, ogni volta naufragati, che mi hanno lasciato sconfitta e infine la resa per stanchezza e necessità di dormire..

Dopo averla salutata però, sono rimasta con questo tarlo tutto il giorno e quando sono rientrata da lavoro ho preso da parte Lara, le ho parlato dicendole che avevo preso la decisione di leggerle le storie ogni sera, come faccio da sempre, però in camera sua e dopo avrebbe dormito tutta la notte in quella camera.. Lei si è dimostrata risoluta ma come sempre al momento della buonanotte ha iniziato a fare le solite lagne… si è svegliata durante la notte ma lei stessa dopo tappa al bagno è comunque voluta andare su. Il mattino dopo era molto orgogliosa di avercela fatta, e i giorni sono passati diventando sempre più facile lasciarla sveglia nel suo letto ad addormentarsi da sola!! Ci sono notti in cui si alza ma sempre più spesso fa tutta una tirata.

Federico ha sempre dormito su in cameretta, però lo portavamo dopo che si era addormentato, ora anche lui lo lascio direttamente e all’ improvviso è diventato tutto più facile.. Non c’è più bisogno di aspettare che si addormentino, ne di trasportarli a turno. Io ci ho guadagnato un po’ di tempo per me perché riesco ad andare a letto e leggere un po’ prima di dormire, riesco a riposare decisamente meglio senza prendere calci e pugni, senza dormire sull‘orlo del letto, e mi alzo con i capelli normali senza che sfidino la forza di gravità, salvi dall’ impastatura notturna. Lara è cresciuta tanto e mi sono resa conto del suo orgoglio e soddisfazione ad ogni risveglio nella sua cameretta. Fede ci ha guadagnato una compagna e ora è lui che mi chiede di andare a nanna e per imitazione vuole che me ne vada via anche se delle volte l’accompagno un po’ prima di lei. Il papo ci ha guadagnato di nuovo la moglie!

La prima settimana l’ho premiata con dei regali, ogni giorno facendoglieli trovare al risveglio. Piccole cose, perlopiù libri da colorare o stickers,  dopo che si è abituata ho eliminato anche quelli. Per ora mi chiede di lasciare accesa la luce delle scale che poi uno di noi spegne e durante la notte non viene più riaccesa.. Tutto sommato rispetto a quello che ho passato nell’ ultimo anno devo dire che è il minimo..

Non mi sembra vero!!! Brava la mia bambina!!!

domenica 10 marzo 2013

Essere mamme


Quando ti ritrovi per la prima volta col pancione, pensi di sapere come sarà la tua vita dopo e soprattutto di sapere che tipo di mamma sarai. Che ingenuità e incoscienza.
Per quanti manuali, riviste o libri leggi nessuno, ma proprio nessuno di può preparare a quello che verrà. Ora se state pensando di avere un bambino ecco cosa vuol dire nel quotidiano:

Vuol dire andare a lavoro e accorgersi mentre parli con qualcuno, che hai 2 strisce di moccio secco all’altezza della spalla, una per parte, perché tuo figlio piangente prima di uscire ha deciso di usarti come un kleenex.

Significa trascinarti al più vicino parco giochi nonostante la stanchezza solo per vederli giocare ed essere felici perché così lo sei anche tu. A dirla tutta anche per fargli disperdere qualche energia!

A proposito di parco, può anche succedere di scoprire che tuo figlio se l’è fatta addosso. La cacca. E lo scopri proprio perché controllandolo ci hai messo il dito in mezzo. La situazione sarebbe già abbastanza esauriente se non fosse che poi ti rendi conto che non hai salviette con te. Ne cambio. L ‘unica speranza è riposta in un fazzoletto usato e dimenticato.. credo basti così, i particolari ve li faccio immaginare.

Ma le cacche e le pipì non devono spaventare perché saranno il pane quotidiano. E se credete che togliendo il panno avete risolto vi illudete. E’ un viaggio continuo da e per il bagno. E’ incredibile quanta ne facciano..

Naturalmente tu sei al loro servizio quindi non ti possono vedere seduta tranquilla, ci sarà sempre una richiesta in agguato.

Nelle tasche hai solo fazzoletti usati e cartacce, nella borsa merende schiacciate e crackers oramai liofilizzati.

Dal momento che nascono la casa non sarà più la stessa e diventerà un bazar.

Poi ci sono le notti insonni, per allattare, per il mal di pancia, per i denti, per il raffreddore, per la febbre, mettetevi il cuore in pace i bei tempi sono finiti..
Ci sono le notti che non è un problema, staresti per sempre a cullarlo, ci sono le notti che vorresti solo dormire.

Naturalmente non mancano i capricci, per spogliarsi o vestirsi, per lavarsi, tranne se si tratta di entrare in vasca perché allora il problema è inverso visto che non vogliono uscire, per mettere in ordine i giochi, per andare a nanna, per la tv, per qualsiasi cosa vorrebbero comprare..

 Vuole anche dire ripassare l’ inglese con Dora l’ esploratrice e Vai Diego, ridere di Peppa Pig, conoscere tutti i nomi dei Barbapapà e odiare Pippicalzelunghe perché conosci le battute a memoria.

Io credevo che sarei stata una mamma severa invece come sono nati i miei bambini mi sono resa conto che non lo sono.

Credevo fosse possibile educare i bambini con l’ intelligenza, il buon senso e la ragionevolezza.

Pensavo non avrei sculacciato i bambini perché io odio la violenza.

Odio anche urlare.

Delle volte mi fanno vedere tanto rosso e mi esasperano talmente tanto che mi trasformo in un mostro fuori di me, una mamma isterica e irriconoscibile. Dopo rimane una rabbia sfumata e il senso di colpa per non aver gestito bene  la situazione.

Naturalmente nulla ti prepara all’ amore incondizionato che ti rivolgono, alla fiducia che ti mostrano, alla loro innocenza e candore puro.

Alle loro risate.

Alla loro morbidezza.

All’ amore.

Che provi, unico, immenso e quando pensi che non puoi amarli di più perché il petto ti sta per scoppiare arriva il giorno dopo e li ami incredibilmente ancora di più..

Per il mondo sono solo bambini per te il mondo intero.

Daresti la tua vita per la loro..

Ma questi sono solo pensieri sparsi che non devono spaventare ma solo far sorridere perché la vita senza di loro nonostante la stanchezza, la rabbia, le delusioni, non varrebbe la pena di essere vissuta.

Bambini miei vi amo tantissimo siete tutta la mia vita.

In bocca al lupo a tutte le future mamme.

 

venerdì 1 febbraio 2013

Federicolario

Nomi propri: Iaia (Federico), mamma, papà o papo, Hara (con acca aspirata, Lara), nonna, asia ( il cane)
Gli Animali: bau, miao, ao (dinosauro).
L'essenziale: pippì, cacca,ackqua, pappa, tatte (latte).
Gli oggetti: brum o amm (macchina). Winnie o abis (teletabbis), sgiii (giochi o scivolo),
Gli aggettivi: Iaia Brauo ( bravo).
Diciamo che il suo vocabolario è più meno questo e delle volte è difficile capirlo, ma io come mamma faccio riferimento al mio sesto senso quindi davanti a
- mamma haaaa, ihhh.. 
ehm tesoro non ho capito
- mamma haaaa, ihhh..
ehm puoi ripetere
e va via arrabbiato.. amore non prendertela aspetta di essere sposato e vedrai che non ci si capisce lo stesso :-)
Ah dimenticavo..
Gli insulti: onto (tonto), itto (zitto).
Diciamo che sarebbe meglio che si esprimesse adeguatamente ma delle volte può tornare utile
- signora, cosa ha detto? ( dopo avergli pizzicato una guancia ed aver usato gli insulti)
Io con un sorriso tirato:
- non saprei delle volte non lo capisco nemmeno io..

mercoledì 31 ottobre 2012

tzunami


Ieri ho bighellonato in qualche blog di mamme che seguo e mi sono resa conto che la stagione dei vomiti a tromba è iniziata.. noi potevamo farcelo mancare? Ieri, come ho smesso ho preso Lara dall’asilo e sono rientrata a casa passando per la nonna.. Mi aspettava un Federico mai visto prima, tutto  mogio mogio.. sempre in braccio a me. Lara ha iniziato a colare moccio e starnutire a ripetizione e poi è crollata addormentata per risvegliarti dopo 20 minuti isterica. Allora li ho portati a casa e ci siamo accoccolati sul divano ed è così che ci ha trovati mio marito quando è tornato.. c’era una calma surreale io e mio marito non facevamo che guardarci tra di noi e poi guardare loro innaturalmente fermi.. all’ora di cena, Fede ha voluto il latte, dopo 30 secondi ha iniziato a fare rumori di gola, per poi travolgere con l’onda anomala tutto quello che gli è capitato a tiro, mamma compresa che tentava di parare il colpo.. passato lo tzunami sono rimasti solo 2 esseri gocciolanti. La prima domanda è come fanno 350 ml di latte, che già è incredibile che riescano a stare dentro un nano di 2 anni, a trasformarsi in una diga rotta? Dopo aver ripulito la catastrofe devo dire che Fede ha iniziato a stare bene, forse si era liberato di qualche “tappo” ed è tornato in lui, ha perfino cenato e poi dopo che ha iniziato a saltare, urlare accompagnato dalla sorella facendo un casino nero, come ogni sera, io e mio marito abbiamo iniziato  volerlo mandare 10 minuti in veranda..

mercoledì 19 settembre 2012

Mamma snaturata capitola..

Sono rientrata ieri verso le 19.30. Mio marito è venuto a prendermi coi bambini all’aeroporto.. ( devo dire che me lo aspettavo). Quando mi hanno vista sono stati felicissimi ma io più di loro.. sembrava che non li vedevo da un pezzo e mi sono sembrati piccolissimi  e bellissimi..

Stanchissima ma felice di essere a casa, sembra di essere stata via una vita..
Le riunioni sono andate benissimo e sono state molto interessanti.
La cena della convention è stata organizzata in un locale di Rimini che fa musica è ho fatto anche 4 salti, e devo dire che ancora me la cavo e ci si può ancora divertire..

Però prima della partenza, poco prima di salutarli mi è salita un’ansia terribile e al momento dello stacco non sono riuscita a non piangere.. forse perché era la prima volta che li lasciavo e non avevo fatto bene i conti con questo, mi era sembrato molto facile nella teoria.. forse  dopotutto non sono così snaturata..

 

sabato 15 settembre 2012

Mamma snaturata


Mi ritrovo alla vigilia di una partenza per lavoro. Devo partecipare per una convention a Rimini, prendo il volo domenica mattina e rientro martedi pomeriggio inoltrato.. ovviamente sono notevolmente contenta e felice.. devo spiegare il motivo??